martedì 8 luglio 2014

NELLA RIFORMA DEL TERZO SETTORE VA DATA RISPOSTA ANCHE ALLA VOLONTÀ DI RINNOVAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI DEGLI ITALIANI NEL MONDO – di Rino Giuliani


ROMA\ aise\ - Il governo nei prossimi giorni si accinge a presentare una riforma del terzo settore che è da tempo attesa per poter superare inadeguatezze e vuoti di una legislazione datata quanto scollata dai processi che hanno trasformato ruolo e funzioni dell’arcipelago del no profit.
Le inadeguatezze dell’attuale sistema normativo degli enti non profit, ricorda il Consiglio nazionale del Notariato, si possono principalmente ascrivere a due cause:
- le disposizioni dedicate alle persone giuridiche dal libro primo del codice civile risentono di una mentalità pregiudizialmente ostile nei confronti di questi enti e si rivelano certamente inidonee a regolare le complessità e le varietà che contraddistinguono il settore da qualche decennio;
- il proliferare, a partire dalla fine degli anni ’80 del secolo scorso, di numerose leggi speciali che, seppur emanate con la condivisibile finalità di agevolare fiscalmente il non profit, hanno di volta in volta aggiunto requisiti statutari, introdotto nuovi albi e forme di controllo:ne è derivato un assetto articolato, che sempre più spesso coniuga l’attività non profit all’esercizio di attività d’impresa, generando una crescente “ibridazione” degli istituti codificati.
L’incipit delle Linee guida governative per la riforma del terzo settore con enfasi sottolinea: “è l’Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo”.
Il governo prosegue insistendo sulla partecipazione dei soggetti interessati alla costruzione del nuovo quadro normativo: “il Governo intende ascoltare la voce dei protagonisti prima di intervenire con l’adozione di un disegno di legge delega da attuare in tempi brevi per un complessivo riordino del terzo settore”. Il governo adottando una prassi fondata su un rapporto diretto con gli interessati ha indicato una email e la scadenza del 13 giugno per far pervenire osservazioni. ... leggi tutto

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